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Camille Pissarro
, nato a Saint Thomas, nelle Antille, il
10 luglio 1830
, è
inviato giovanissimo in Francia, nei pressi di Parigi, per ricevervi una
'decorosa' educazione.
Ritornato in patria , lavora nella ditta paterna e
comincia a dipingere come dilettante.
Nel 1855 la sua vita è a Parigi ove entra
in contatto con Corot, frequenta l'Ecole des Beaux Arts prima e poi l'Académie
de Suisse (ove conosce Monet e Cézanne).
Determinante in questo periodo è la
conoscenza di Courbet, che lo mette in contatto con il gruppo dei 'realisti' e
favorisce il processo di allontanamento dalle influenze di Corot .
Nel '63
partecipa al Salon de Refusés e fra il'65 e il'66 stretti si fanno i rapporti
con gli artisti del Café Guerbois.
Nel'74 è tra i partecipanti alla prima
mostra degli impressionisti: egli sarà il solo a prender parte a tutte le otto
mostre del movimento, benchè le difficoltà contro cui gli impressionisti
devono lottare, siano per lui, che ha sei figli a carico, particolarmente
gravose.
Nell'83 il mercante Durand Ruel gli organizza a Parigi una
'personale'.
Venuto nell'85 in contatto con Seurat e Signac,e quindi col
pointillisme, si schiera nella mostra collettiva dell'86, coi divisionisti, ma
verso il '90 abbandona le nuove ricerche per tornare ad una pittura 'meno
scientifica' .
Nonostante una grave malattia che lo ha colpito agli occhi,
continua a lavorare febbrilmente fino alla morte, avvenuta il 13 novembre 1903.
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Edouard Manet
, nasce a Parigi il
23 gennaio 1832
da genitori ricchi, colti, raffinati.
Studia al Collegio Rollin (ove incontra Antonin Proust, che gli sarà
caro amico per tutta la vita e lascerà su di lui pagine di testimonianza
affettuose ed esatte), si diletta di disegno, frequenta musei ed
esposizioni.
Dopo un periodo di vita marinara su una nave da trasporto,
rientrato a Parigi, si indirizza decisamente alla pittura, sotto la guida di
Thomas Couture, pittore accademico famoso in quegli anni.
Lascia nel '56
l'atelier del maestro e compie numerosi viaggi, recandosi tra l'altro all'Aja,
a Vienna, Monaco, Firenze, Roma e Venezia : esegue copie da Tiziano,
Tintoretto, Velazquez, studia i maestri più recenti, da Goya a Daumier, da
Delacroix a Courbet.
Nelle sue opere cominciano ad avvertirsi chiari sintomi di
un rinnovamento del linguaggio nei confronti della tradizione.
Nel 1858 stringe
amicizia con Baudelaire, la cui influenza si può infatti avvertire nella
'Musica alle Tuileries' e nel ' Bevitore d'assenzio ', presentato e rifiutato
al Salon del 1859.
Dovuti all'influsso di Baudelaire sono anche l'infatuazione
dell'esotico e l'amore verso la Spagna, che danno luogo nel 1861 al
'Chitarrista'e, l'anno seguente, ai quadri di ballerini spagnoli e alla celebre
' Lola di Valenza '.
Nel 1863 presenta al Salon des Refusés tre opere, tra cui
la famosa ' Dejeuner sur l'herbe ', che solleva gravi scandali fra pubblico e
critici, scandali che si ripeteranno al Salon del '65 per l'Olympia.
Al Salon
del '66 il suo 'Suonatore di piffero' è rifiutato . I giovani guardano a lui
come a un Maestro: sebbene frequenti tra gli altri, Renoir e Monet, egli
dapprima non appare tentato dal sorgente Impressionismo; più tardi però, per
influsso sopratutto di Monet, accoglie le suggestioni del 'plein-air'.
Egli
trascorre ormai quasi tutto il suo tempo a Parigi, apprezzato dalla critica
ufficiale.
Nel 1879 viene colpito da una malattia terribile, una atassia, che
in quattro anni lo condurrà alla morte.
Continua a lavorare fino all'ultimo,
seppur a prezzo di gravi sforzi.
Nel 1881 riceve un premio al Salon e viene
insignito, su proposta dell'amico Proust, divenuto ministro delle Belle Arti,
della Legion d'Onore.
Nel 1882 dipinge le ultime opere: la Primavera e il Bar
alle Folies-Bergére, entrambe esposte al Salon.
Si spegne a Parigi il 30 aprile
del 1883.
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Edgar Hilaire Degas
, nasce a Parigi, il
19 luglio 1834
in una famiglia agiata,
suo padre è un ricco banchiere.
Concluso il liceo, frequenta per un breve periodo lo studio del pittore
Barrias, poi frequenta i corsi di Henri Lamothe della scuola di Ingres, infine
si iscrive all' Ecole des Beaux Arts.
Nel 1854 visita Napoli; nel '56 torna in Italia e si accasa presso lo zio Il
barone Bellelli a Firenze,e nl '58, quando si reca a Roma, Viterbo, Orvieto,
Perugia, Assisi e a Firenze, dove è ancora ospite dello zio e inizia il quadro
La 'famiglia Bellelli'.
Dal '60 al '65 sotto l'influsso di Ingres e dei maestri
Italiani si dedica alla pittura storica e mitologica.
Verso il 1865, anche in seguito all'incontro con Manet e col gruppo di artisti
del Cafè Guerbois, i suoi interessi mutano e gradatamente la vita contemporanea
diviene il soggetto della sua pittura.
Nel 1872 Degas comincia a frequentare l'ambiente dell'Opéra, introdottovi da
un musicista dell'orchestra, Désiré Dihau.
Dopo un viaggio in America, a New Orleans, partecipa alla prima mostra degli
impressionisti (1874), con dieci opere.
Del 1881 è la sua prima scultura, realizzata in cera.
Un'attività assai intensa segna gli anni successivi, sebbene la vista cominci
ad indebolirsi; nel 1886 presenta all'ottava ed ultima esposizione del gruppo
impressionista una serie di dieci nudi a pastello.
Compie ancora prima del
1890, alcuni viaggi in Italia, in Spagna, in Marocco; poi si isola sempre più.
Muore a Parigi il 27 settembre 1917.
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Paul Cèzanne
, nasce il
19 gennaio 1839
ad Aix-en-Provence da famiglia agiata.
Compie studi regolari iscrivendosi nel 1852 al Collegio Bourbon, ed è qui che
incontra Emile Zola, con cui manterrà una amicizia profonda fino al 1886;
frequenta anche la scuola di disegno locale. Vorrebbe recarsi a Parigi a
studiare pittura, ma a causa dell'opposizione paterna può realizzare il suo
desiserio solo nel 1861. Il primo soggiorno parigino non è però felice: deluso
e amareggiato ritorna dopo alcuni mesi ad Aix, dove si impiega nella banca
paterna.
Ma nel novembre del 1862 egli è di nuovo a Parigi, dove frequenta
l'Académie Suisse e stringe amicizia con molti dei futuri impressionisti:
Pissarro,Monet, Sisley, Renoir ed altri. In preda a una nuova crisi di
sconforto ritorna ad Aix nel 1864; da quest'epoca al 1870 alternerà i soggiorni
ad Aix con quelli parigini.
Durante la guerra del '70 si ritira a dipingere a
L'Estaque, presso Marsiglia.
Nel 1873 è ad Auvers-sur-Oise, dove dipinge la
maison du pendu , che espone l'anno seguente con altre tele, alla prima mostra
degli impressionisti.
Le sue opere trovano da parte del pubblico un'accoglienza
assai poco incoraggiante, che si ripete anche nel 1877 alla terza mostra
impressionista, cui Cézanne partecipa con diciassette dipinti; l'anno seguente
segna il suo distacco dall'Impressionismo.
La sua vita è caratterizzata da
frequenti spostamenti attraverso la Francia: oltre che ad Aix e a Parigi egli è
a L'Estaque, Pontoise, Fontainebleau, Giverny. L' '86 è l'anno della clamorosa
rottura con Zola : questi infatti nel suo romanzo " L'oeuvre " , prende Cézanne
come modello di un pittore fallito.
Qualche anno prima, nell' '82, Cézanne ha
visto per la prima volta una sua opera accettata al Salon;; nell' '87 espone
col gruppo 'Les XX ' a Bruxelles, e nell' '89, grazie a Chocquet, alla
Decennale dell'Arte francese; la sua prima mostra personale, organizzatagli nel
'95 da Vollard, benchè incontri ancora una volta l'incomprensione del pubblico,
consolida l'appezzamento della sua opera da parte degli artisti.
Alle soglie
del secolo nuovo la sua fama è ormai internazionale espone a Bruxelles , alle
mostre degli Indépendants, e, con grande successo, al Salon d'Automne.
Il 15
ottobre 1906, sorpreso da un acquazzone mentre dipinge all'aperto presso Aix,
il pittore viene colto da sincope; si spegne, nella sua casa di Aix, il 22
ottobre, all'età di sessantasette anni.
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Alfred Sisley
, nasce a Parigi il
30 ottobre 1839
da genitori inglesi.
A
diciotto anni viene inviato a Londra affinchè vi intraprenda la carriera
commerciale, Ma già nel '62 aveva manifestato la sua inclinazione per la
pittura e
al suo ritorno a Parigi la famiglia acconsente a che egli si dedichi
completamente all'arte.
Si iscrive all'Ecole des Beaux Arts e frequenta
l'atelier Gleyre, ove stringe amicizia con Monet e Renoir.
Trascinato da Monet,
comincia a praticare la pittura 'en plein air'.
Alla chiusura dell'atelier
Gleyre, dipinge nella foresta di Fontainebleau, in Normandia, nei dintorni di
Parigi, in stretta collaborazione con gli amici Monet, Renoir, Pissarro.
I suoi
quadri vengono accettati ai Salons del '66, '68, '70, rifiutati a quello del
'69.
Per un dissesto finanziario, causato dalla guerra del '70 Sisley è
costretto da allora in poi a lottare contro le difficoltà economiche.
Nel 1874
partecipa alla prima mostra degli impressionisti: farà pure parte della seconda
(1876), terza (1877) e settima (1882), mentre resterà assente dalla quarta,
quinta, sesta, e ottava (1879, 1880, 1881, 1886).
Nel 1883 Durand Ruel
organizza una prima 'personale' delle sue opere.
Dal 1890 Sisley partecipa
alle esposizioni annuali della Société Nationale; ma ancora non è il successo.
Nel 1899 senza mai aver goduto di un effettivo successo muore a Moret sur
Loing.
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Claude Oscar Monet
, nasce a Parigi il
14 novembre 1840
.
A cinque anni si
trasferisce con la famiglia a Le Havre, ove più tardi studia disegno,
manifestando una grande passione per la caricatura. Sotto la guida di Boudin,
suo primo vero maestro, che incontra nel '58, impara ad amare la pittura 'en
plein air'.
Nel 1859 si reca aParigi, frequenta l'Académie Suisse, dove conosce
Pissarro, ma più proficue per il suo futuro svolgimento artistico sono le
discussioni alla Brasserie des Martyrs e la conoscenza delle opere di
Delacroix.
Dopo due anni di vita militare in Algeria, nel '62 ritorna a Le
Havre dove passa l'estate dipingendo in compagnia di Boudin e di Jongkind.
Ritorna a Parigi, frequenta l'atelier Gleyre, dove ben presto, insieme a
Renoir, Bazille e Sisley, forma un gruppo di pittori indipendenti e ribelli
all'insegnamento del maestro, troppo vincolato ai canoni tradizionali .
Sono
anni di dure difficoltà e di miseria. Lavora accanitamente nella foresta di
Fontainebleau, lungo la Senna e in Normandia .
Nel 1866 il suo ritratto di
Camille Doncieux ottiene al Salon un discreto successo.
Nel 1874, alla prima
mostra degli impressionisti, di cui è uno degli organizzatori, espone quella
sua tela ' Impression: soleil levant ' che darà il nome a tutto il
gruppo.
Queste mostre si ripeteranno nel '76, '77, '79, '80, '81, '82 e '86;
Monet però non parteciperà né alla sesta e ottava edizione, in polemica con le
scelte operate da alcuni promotori.
Ancora mille difficoltà, malattie,
povertà, perdita di persone amate, disprezzo del pubblico e della critica,
angustieranno la sua vita.
Raggiunti finalmente onori e lodi, trascorre gli
ultimi decenni, lavorando intensamente, a Giverny, ove muore il 5 dicembre del
1926.
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Berthe Morisot
, nata a
Bourges
il 14 gennaio 1841, da famiglia borghese, a diciasette anni
comincia , con la sorella, a copiare quadri al Museo del Louvre.
Attratta dalla pittura all'aria aperta, nel 1861 diventa allieva di Corot e
dipinge con lui a Ville-d'Avray.
Espone ai Salons dal 1864 al 1868, anno in cui conosce Manet e accetta di
posare per il suo quadro
il balcone
.
La sua veduta del porticciolo di Lorent, opera di delicata freschezza,
ammirata da Manet, viene esposta al Salon del 1870; ma nel 1876 ella ,
rinunciando ad inviare i suoi quadri al Salon, si unisce al gruppo degli
impressionisti e partecipa alla loro prima esposizione.
Nello stesso anno sposa il fratello di Manet, Eugéne, e alcuni anni più tardi
le nasce una figlia.
Sa mirabilmente conciliare l'attività di pittrice con i suoi doveri famigliari
; bambini, interni domestici, scene all'aperto sono i temi preferiti dei suoi
quadri, che sono esposti in quasi tutte le mostre degli impressionisti.
Renoir, Degas, Monet, lo scrittore Mallarmé si riuniscono spesso a casa sua.
Nel 1892 rimane vedova e dopo tre anni, nel 1895 muore a Parigi.
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Pierre Auguste Renoir
, nasce a
Limoges
il 25 febbraio 1841 da una famiglia di artigiani.
Pierre
Auguste dall'età di quattro anni è con la famiglia a Parigi, dove il padre, un
modesto sarto, spera di migliorare le precarie condizioni economiche.
A
quattordici anni entra in una scuola serale di disegno, lavorando duramente il
giorno, prima presso un decoratare di ceramiche, poi presso un pittore di
stoffe e ventagli.
Iscrittosi nel 1862 all'Ecole des Beaux Arts, frequenta l'atelier di Gleyre,
entra in contatto con Monet, Bazille, Sisley.
Nel '63 va spesso al Louvre a
copiare gli antichi e nella foresta di Fontainebleau a dipingere dal vero; ed
è a Fontaine bleau che incontra Diaz, l'anziano maestro della scuola di
Barbizon, che gli insegna ad amare la natura e il colore.
Nel 1868 la
'Lise'
è accettata al Salon, ottenendovi un discreto successo.
Renoir frequenta ora
il gruppo che si raccoglie al Cafè Guerbois: Manet, Degas, Pissarro, Cézanne,
Fantin Latour, lo scrittore Zola, il fotografo Nadar. Con loro organizza la
prima mostra delle opere del gruppo, nel 1874, presso lo studio di Nadar.
Per
dissensi con Degas non partecipa alle successive dell''80 e dell''86.
intorno
al1880 si innamora di una sua modella, Aline Charigot, che diventerà sua
moglie.
Nel 1881 compie un viaggio in Italia; la conoscenza della pittura di
Raffaello e degli affreschi pompeiani sarà fondamentale nel suo percorso
stilistico.
Renoir gode ora di una certa fama e benessere economico; dipinge
alacremente e continua a dipingere anche quando, colpito da violenti
reumatismi, è costretto a farsi legare il pennello alle mani.
Muore a Cagnes
il 3 dicembre 1919, conservando nonostante tutto fino all'ultimo il suo
entusiasmo e la potenza del suo slancio creativo.
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Paul Gauguin
, nato a Parigi il
7 giugno 1848
, da bambino trascorre sei anni di
vita in Perù, a Lima con la famiglia; tornato in Francia, ad Orléans, vi compie
studi regolari, poi a diciassette anni, nel 1865, si imbarca su una nave da
carico.
Dopo il
servizio militare, entra nella agenzia di cambio Bertin, dimostra buon fiuto
negli affari e, nel 1873, sposa una fanciulla danese, Mette-Sophie Gad.
Nei
giorni liberi dal lavoro, dipinge in compagnia del collega Emile Schuffenecker.
Nel '76 un suo quadro è accolto al Salon e, dal 1880 in poi, partecipa a tutte
le mostre del gruppo impressionista.
Ormai si sente al bivio tra impiego e
pittura, ma non ha dubbi sulla strada da scegliere : all'inizio del 1883, senza
nemmeno informare la moglie della decisione, lascia l'impiego, ormai divorato
dall'esclusivo desiderio, quasi folle, di dipingere.
Per realizzare la sua
vocazione passa sopra a tutto: alla famiglia, che abbandona a Copenaghen dopo
un infelice tentativo di conciliare in quella città l'attività commerciale con
quella artistica, alla miseria, alla incomprensione del pubblico, che ride del
suo lavoro, alla malattia .
Dopo essere stato a Rouen e a Copenaghen, torna in
Francia nel giugno del 1885 e inizia i suoi frequenti spostamenti tra Parigi e
la Bretagna.
Qui stringe amicizia col giovane pittore Charles Laval, assieme al
quale tenta la prima fuga dalla civiltà: partono nell'aprile del 1887 per
Panama, poi passano alla Martinica, ma nel novembre, ammalati e avviliti, sono
di nuovo a Parigi senza un soldo.
Ad aiutare Gauguin è il buon Schuffenecker,
che lo ospita a Parigi, dove Gauguin entra in rapporto con i fratelli Van
Gogh, che sono entusiasti del suo lavoro: e nella galleria diretta da Théo Van
Gogh tiene una mostra nel 1888, senza alcun successo commerciale, mentre di
nuovo si stabilisce in Bretagna a Pont-Aven e qui dipinge, scolpisce, fa
ceramiche, circondato da un gruppo di pittori tra i quali vi sono il giovane
Bernard, Laval, De Haan e Sérusier.
Dopo un soggiorno ad Arles con Van Gogh,
conclusosi in modo drammatico, ripara a Parigi presso l'amico Schuffenecker e
riparte per la Bretagna.
la mostra al Caffè Volpini nel 1889, è un nuovo
fiasco, ma le sue ricerche suscitano interesse nei giovani pittori e nella
critica.
Alla fine del 1890 è a Parigi, diventa un frequentatore abituale delle
riunioni simboliste al Caffè Voltaire e stringe amicizia con Mallarmé, Aurier,
Morice, Redon, Carriére, i pittori Nabis, Mirbeau.
Nel 1891 l'artista ha ormai
deciso di lasciare la Francia per tentare l'avventura dei Tropici: il primo
soggiorno a Tahiti non è lungo né felice, eppure Gauguin non può più fare a
meno di quel clima, di quell'ambiente naturale, di quella libertà.
A Parigi,
dove sta di nuovo dall'agosto del '93 al febbraio del '95, non ha che
delusioni: la mostra da Duran-Ruel non va, la vendita all'asta è un disastro,
la visita alla moglie, a Copenaghen, non porta a niente, i soldi dell'eredità
dello zio si volatilizzanonelle sue mani, Annah la Giavanese, sua amica, lo
lascia e saccheggia lo studio e così Gauguin si imbarca per Tahiti all'inizio
del 1895 per non fare più ritorno in Francia.
Solo e sofferente tenta il
suicidio nel 1898.
Poi in seguito a noie con le autorità dell'isola, abbandona
Tahiti per rifugiarsi nel 1901 alle Marquesas nell'isola Dominique; dove,
gravemente ammalato, per un attimo pensa perfino di tornare in Francia.
Anche
le autorità delle Marquesas sentono il pericolo della presenza di questo bianco
che difende gli indigeni e, nel marzo 1903 lo condannano a tre mesi di carcere.
E' la fine; vinto da queste preoccupazioni, divorato dalla malattia, consolato
solo dalle parole umane del pastore protestante Vernier, Gauguin si spegne l'8
maggio del 1903.
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Vincent Van Gogh
, nato il 30 marzo 1853 a
Groot Zundert
, nel Brabante olandese,
è avviato dal padre, pastore protestante, alla carriera di mercante d'arte:
lavora dal '69 al '73 nella succursale della Galleria Goupil all'Aja, poi in
quella londinese dal 1873 al 1875, infine nella sede centrale di Parigi.
Appassionato di pittura, nutre però un profondo disinteresse per il mestiere di
mercante: così all'inizio del 1876 lascia d'improvviso l'impiego.
Ma non sa
ancora quello che vuole; legge moltissimo, spesso disegna , talora è preso da
crisi religiose.
E' a Ramsgate, nel Kent, come insegnante di lingua, poi aiuto
predicatore a Isleworth, presso Londra, impiegato di libreria a Dordrecht,
studente di teologia ad Amsterdam e frequenta dei corsi di predicazione a
Bruxelles.
Finalmente nel gennaio del '79 ottiene l'incarico di predicatore
libero nei bacini minerari del Borinage, dove vive gli stenti e le privazioni
dei minatori.
Di qui egli esce con un esaurimento da cui non si riprenderà più:
pure è nel Borinage che egli scopre definitivamente nella pittura la sua
vocazione, dopo un profondo esame di coscienza compiuto nell'estate del 1880 e
testimoniato da una lettera al fratello Theo, fin da allora prodigo di aiuti,
anche economici all'amato Vincent.
Lasciato il Borinage, dove aveva riempito i
suoi taccuini di disegni ispirati alla vita dei minatori, Van Gogh si
trasferisce dapprima a Bruxelles, studiandovi anatomia e prospettiva, poi nella
nuova residenza famigliare di Etten.
Nel dicembre del 1881 si reca all'Aja,
dove sotto la guida del cugino Mauve, compie le prime esperienze pittoriche.
Dopo un soggiorno a Nuenen, presso la famiglia (1883-85) , e ad Anversa
(1885-86) , si ricongiunge a Parigi con l'amato fratello Théo.
A Parigi
frequenta l'atelier Cormon, dove conosce altri giovani come Toulouse-Lautrec e
Anquetin, partecipa alle vivaci discussioni che seguono la crisi
dell'Impressionismo, parteggia per i divisionisti e i sintetisti, incontra
artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac e Bernard.
Ed è con Gauguin che
più si lega; quando va ad Arles per ritirarsi a lavorare prega con insistenza
l'amico di raggiungerlo.
Questi arriva il 20 ottobre del 1888 e i due mesi che
seguono sono per entrambi fertili di lavoro: ma la vita in comune, causa la
diversità dei loro temperamenti e le continue discussioni, logora i fragili
nervi di Van Gogh che nella sera del 23 dicembre tenta armato di rasoio, di
aggredire l'amico e poco dopo per punirsi, volge l'arma su se stesso e si
taglia un orecchio.
E' la prima violenta crisi di una serie che travaglia i
suoi ultimi anni.
Nel maggio del 1889 entra nell'ospedale psichiatrico di Saint
Remy de Provence per sottoporsi a cure più assidue; dopo un anno si trasferisce
ad Auvers sur Oise, dove il dottor Gachet si prende cura di lui.
Tutto sembra
andare per il meglio; ma solo due mesi più tardi, in un giorno in cui le
allucinazioni più assediano la sua mente, si spara un colpo di rivoltella al
cuore in aperta campagna.
E' il 27 luglio del1890: due giorni dopo muore
assistito da Théo e dall'amico Gachet.
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